Visita specialistica Endometriosi e Adenomiosi

Ho recentemente effettuato una visita ginecologica in Veneto, da un dottore esperto in endometriosi che ha lavorato per tanti anni all’ospedale di Negrar.
Sebbene io sia in cura presso un noto ospedale milanese (San Raffaele), ho deciso di chiedere un secondo parere ad un “guru dell’endometriosi” per avere conferme o smentite in merito a quanto mi è stato detto fin ora.

Ho scelto il dotto Z. dopo essermi a lungo documentata su vari blog femminili, perchè per molte donne questo medico è stato risolutivo nel trovare loro la giusta diagnosi.

*Se vuoi sapere il nome del medico scrivimi in privato.. evito di riportarlo sul blog per questioni di privacy.

Com’è andata la visita?

Non è stato facile riassumere tutte le mie vicissitudini in poco tempo. Non capisco come mai in Italia nel 2020 non sia ancora possibile avere una cartella clinica online consultabile da tutti gli specialisti! Si impiega un sacco di tempo per ripercorrere ogni volta tutta la cronostoria della nostra vita col rischio (assicurato) di dimenticare di riportare informazioni magari preziose che noi sottovalutiamo (perchè non siamo ginecologi! se lo fossimo probabilmente non avremmo bisogno di consulenze esterne!) e i medici eviterebbero di spazientirsi nel dover scrivere ogni volta papiri riguardanti ciò che è stato, per concentrarsi invece su ciò che sarà.

Comunque, lamentele verso il sistema sanitario italiano a parte, la visita mi è piaciuta.
Non ne sono uscita soddisfatta al 100%, ma mi chiedo… lo sarò mai?

Novità…e conferme

Questo medico mi ha fatto un’ispezione manuale che nessuno mi aveva mai fatto prima: ha premuto in punti “trigger” e mi ha chiesto di avvertirlo quando la pressione avrebbe scatenato dolore e se questo dolore si fosse propagato in altre parti del corpo (es. gamba, retto o altro).

Dall’esito di questa ispezione e dall’ecografia transvaginale ne è uscito che soffro di ADENOMIOSI. (Giusto perchè l’endometriosi non era abbastanza eh…)

Cos’è l’adenomiosi?

L’ adenomiosi è una condizione estrogeno-sensibile che colpisce le donne in età fertile. E’ dovuta alla presenza di endometrio nella parete muscolare dell’utero (miometrio), ciò provoca una reazione infiammatoria cronica caratterizzata da ispessimento della parete uterina che può essere localizzato e nodulare (adenomioma) oppure interessare ampie aree della parete uterina, spesso a livello posteriore, dando luogo all’adenomiosi diffusa.

Ministero della Salute

Detto in poche parole.. l’adenomiosi è una parente stretta dell’endometriosi (parole del ginecologo) e si comporta in modo simile a quest’ultima: provoca dolori, si espande sotto l’influenza ormonale e purtroppo non c’è una cura.

Perchè non è stata vista durante il mio recente intervento in laparoscopia? Perchè talvolta è invisibile. Proprio come l’endometriosi.

Nel mio caso, a detta di questo ginecologo, l’area di adenomioma è limitata a pochi centimetri e circoscritta, quindi per il momento non c’è da allarmarsi. (Vorrei precisare che mi era stato detto di non preoccuparmi anche prima che si verificassero tutte le altre complicazioni.. ma non voglio essere paranoica.)

Durante questa visita mi è stato detto di non focalizzarmi sul passato ma di pensare al futuro quindi apro e chiudo questa parentesi mantenendo attivo l’insegnamento che ho recentemente imparato: non c’è certezza di niente! Specialmente in ambito medico/ginecologico.

Prescrizioni

Per il resto mi è stato confermato quanto detto dal mio ginecologo (oddioooo l’ho detto! non mi sembra vero.. anche io, dopo anni e anni posso dire di avere un MIO ginecologo?! Speriamo non sia un fuoco di paglia..) ovvero:

continuare la pillola ancora per un po’ per evitare recidive del pneumotorace (il pneumotorace catameniale si verifica generalmente 3-5 giorni dopo l’arrivo delle mestruazioni essendo strettamente correlato alle fasi ormonali)

valutare un periodo di ricerca spontanea della gravidanza e poi eventualmente tentare un nuovo tentativo di PMA (valutazione che rimanda al centro di PMA che mi seguirà )

non è necessario, almeno nel mio caso, ricorrere a risonanza magnetica / tac per la valutazione della progressione di endometriosi e adenomiosi; basta una buona visita ginecologica.

non ritiene che l’alimentazione possa contribuire positivamente o negativamente sulla progressione dell’endometriosi quindi mi è stato consigliato semplicemente di mangiare di tutto in modo equilibrato.

(Riporto quanto mi è stato detto per onor di cronaca anche se non sono completamente d’accordo su tutti i punti...)

Dieta per endometriosi e fertilità: si o no?

Anche in tema di alimentazione ci sono pareri molto discordanti: c’è chi propina diete ferree a e chi consiglia semplicemente un’alimentazione libera e varia. Chi dobbiamo ascoltare?
“Il nostro corpo”
mi viene da rispondere, e per farlo non c’è miglior modo che SPERIMENTARE.

Da qualche mese sto seguendo le linee guida dell’APE ONLUS https://www.apendometriosi.it/ (associazione pazienti endometriosi) senza privarmi di ciò che piace alla mia gola e al mio umore.

Sgarri e peccatucci al momento sono contemplati (vino, pizza, qualche dolcetto…)

Tra qualche tempo, quando sospenderò la pillola, voglio intraprendere un percorso alimentare e olistico più strutturato sotto la guida di un professionista. Limiterò gli sgarri e monitorerò periodicamente i miei livelli ormonali per constatare se la dieta effettivamente apporterà miglioramenti o meno alla qualità della vita. Vi terrò aggiornati sui progressi.

Evviva la normalità

Nel frattempo, dato che le visite di controllo per la mia salute sono per il momento sospese, non ci sono cicli di PMA in corso (e quindi niente punture, niente monitoraggi in ospedale, niente mutui in farmacia), non ci sono test di ovulazione da fare, non ci sono disillusioni nè speranze con cadenza ogni 28 giorni… sapete cosa vi dico? Che mi godo questa ritrovata normalità.

In questi 2 anni sono spesso impazzita solo all’idea di “stare ferma”.. mi sembrava che mi mancasse la terra sotto ai piedi.. dovevo sempre e costantemente fare qualcosa / informarmi su questo e quello / impegnare la testa per non sentirmi in trappola.

E invece adesso NO.

Sarà che in questo periodo ne ho passate tante e ho atteso così ardentemente di stare bene che non ho più voglia di correre alla spasmodica ricerca di altro: mi godo la mia meravigliosa quotidianità ritrovata, fatta di routine e normalità.

Mi auguro e vi auguro di godere di ogni singolo istante di felicità che la vita ci regala.. e chissà mai che la magia del Natale possa realizzare il nostro desiderio più grande ♥

Con affetto,
Aspirante Mamma