Perché smettere di fumare è stata la migliore decisione della mia vita
Gli esordi del fumatore
Ho iniziato a fumare in età adolescenziale, stupidamente per sentirmi più grande e per placare quei sensi di vuoto allo stomaco misto fame e misto noia.
Come tutti i fumatori in erba, si inizia con qualche sigaretta offerta da qualcuno in compagnia, poi si acquista un pacchettino da 10 in società con qualche amico, poi ci si compra un pacchetto per sé per poter fumare anche da soli di nascosto.. ed in men che non si dica eccoci fregati. Siamo diventati dei fumatori, già psicologicamente e fisicamente dipendenti dalla nicotina.
Dai 17 anni in poi niente è stato più gratificante della sigaretta che, per me, era sinonimo di pausa e relax. Va da sé che, visto in questo modo, il tabacco diventa il tuo migliore amico.
Mi sono sempre definita una fumatrice moderata. Non ho mai superato le 10 sigarette al giorno, se non in occasioni di eccezionale euforia o di eccezionale tristezza.
Fumo e fertilità
A 34 anni, durante la prima visita ginecologica di coppia dopo un anno di ricerca spontanea della gravidanza senza risultati, il ginecologo fu tassativo: “smetti di fumare”, mi ordinò.
Lo disse solo a me e non al mio compagno, nonostante non avessimo ancora fatto nessun tipo di esame. (Perchè io dovrei smettere e lui no? Cos’è? Maschilista?!)
Le sue parole suonarono come un classico consiglio medico da manuale, per cui non gli diedi troppa importanza e continuai a fumare, “tanto smetterò quando sarò incinta”, pensavo.
Si susseguirono visite mediche e tutti i dottori, in modo più o meno velato, dicevano la stessa cosa: “Il fumo nuoce gravemente al sistema riproduttivo. Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcolici e di caffè sono i primi passi da compiere per la ricerca della gravidanza.”
Decisi così di ridurre il numero di sigarette da 5 a 3, il numero perfetto.
Ridurre il numero di sigarette
Ho ridotto quindi il numero di sigarette giornaliere: una alla mattina, una di pomeriggio e una di sera.
Andava abbastanza bene anche se mi sentivo costantemente privata di qualcosa, ma allo stesso tempo ero fiera di me per la mia decisione.
Nel frattempo comprai la sigaretta elettronica che i medici dicevano “meno peggio” del fumo di tabacco. Nelle mie giornate alternavo lo svapo ed il fumo.
Poi arrivò il risultato del test AMH e lì scoprii di avere una riserva ovarica molto bassa.
34 anni, nessun capello bianco ma con le ovaie di una ultra quarantenne.
Fu un trauma. Piansi per ore.
L’idea di smettere totalmente di fumare mi terrorizzava ma la mia coscienza mi uccideva ad ogni tiro.
Decisi di ridurre ulteriormente. 1 sigaretta al giorno mi sembrò il giusto compromesso.
Il passaggio da 3 a 1 fu una tortura. Scelsi la sera per “gustarmi” il mio premio. Per tutto il giorno andava abbastanza bene (anche perché tamponavo le voglie con la sigaretta elettronica, da ora tassativamente senza nicotina) poi arrivato il tardo pomeriggio scattava il desiderio sfrenato della sigaretta. Ogni tanto tenevo duro, ogni tanto “rubavo qualche tiro” ai miei colleghi. E poi mi sentivo in colpa per non aver resistito come avrei dovuto.
Andai avanti così per un paio di mesi, poi durante una visita ginecologica mi dissero che finalmente che era giunto il mio momento per sottopormi alla Procreazione Medicalmente Assisitita e col ciclo mestruale successivo avrei iniziato la terapia ormonale.
La decisione di smettere definitivamente di fumare
Accadde tutto molto in fretta, non mi ero ancora psicologicamente preparata alla FIVET, non ero stata messa in liste di attesa per cui non c’era stato nessun conto alla rovescia per l’evento. Nel giro di una settimana avrei iniziato con la massiccia dose di medicinali.
Fu quello il momento in cui presi la migliore decisione della mia vita: era giunto il momento di smettere di fumare.
Ho sempre detto che avrei smesso quando avrei scoperto di essere incinta, non lo ero ancora tecnicamente, ma mi stavo preparando per diventarlo. E sicuramente non mi sarei mai perdonata un eventuale risultato negativo sapendo di non aver fatto tutto il possibile per evitarlo.
Smisi di fumare in un modo così semplice che quasi stento a crederci.
I primi giorni pensavo all’astinenza da fumo come ad una grandissima privazione, ma non appena ricordavo il motivo per cui lo stavo facendo il desiderio della nicotina si placava.
(Se penso al fatto che contemporaneamente eliminai anche alcol, caffè, dolci e carboidrati per seguire una dieta pro-fertilità, stento a credere di essere riuscita a sopravvivere. Ovviamente è una battuta, ma è stato duro attuare tutti questi cambiamenti contemporaneamente. Una bella prova di forza 😉 )
Il senso di vuoto allo stomaco passò completamente dopo qualche settimana. L’olfatto iniziò piano piano ad affinarsi sempre più ed ora sento odori e sapori che prima non percepivo. Vedo la mia pelle più bella e mi sembra che le borse sotto gli occhi al mattino siano diminuite.
Il fumo passivo ora mi nausea, avverto l’odore di chi ha appena fumato come se si avvicinasse con un posacenere colmo di mozziconi.. chiedo al mio compagno di lavarsi i denti prima di baciarmi e spesso lo sprono a smettere di fumare, Non esagero con le pressioni perchè so che è una decisione che prenderà autonomamente quando sarà il suo momento, senza forzature.
Assurdo, ho fumato per 15 anni ed ora incredibilmente non ne sento più la mancanza. Non sono più dipendente da una cosa nociva che scandiva le mie giornate.
Devo essere onesta, ogni tanto capita che quando esco per un drink con amici mi manchi la ritualità della sigaretta, e allora sfoggio la mia sigaretta elettronica senza nicotina, faccio due tiri di vapore alla vaniglia e non mi sento privata di nulla. Probabilmente capiterà che in occasioni particolari faccia un tiro o due, ma sarà più per sfizio che per necessità (anche perché senz’altro mi farà schifo.)
Non credo che il solo fumo sia la causa di tutti i problemi di fertilità, anche perché il mondo è pieno di tossicodipendenti e fumatori che hanno figli senza problemi, ma di certo le sostanze tossiche non aiutano il nostro corpo a funzionare bene.
Ho smesso da soli 2 mesi ma mi sento molto meglio, non sono più dipendente da nulla e quindi mi sento più sicura di me stessa, risparmio un sacco di soldi, ho eliminato una sostanza tossica e cancerogena dal mio corpo, ho più fiato, e sto aiutando la mia fertilità a rifiorire.
Cosa chiedere di più?
E’ proprio vero che talvolta dalle difficoltà nascono delle opportunità.