Dal dolore dell’infertilità alla gioia della maternità: il mio viaggio con l’endometriosi

La strada per diventare mamma è stata tutt’altro che semplice, eppure è quella che mi ha resa la donna che sono oggi.

Diventare genitori. Un sogno che per molti sembra scontato, ma per me è stato un percorso lungo, doloroso e pieno di ostacoli. Dopo quasi un anno di tentativi mirati, quel sogno si allontanava sempre di più. Ogni mese portava con sé non solo delusione, ma dolori perimestruali sempre più forti, che mi spingevano a cercare risposte. Anni prima, un medico mi aveva parlato di una possibile endometriosi, ma quella diagnosi era rimasta sospesa, senza conferme.

Un percorso in salita: tra diagnosi e tentativi di PMA

Abbiamo deciso di affidarci a medici specialisti. Giriamo da uno studio all’altro, collezionando esami e speranze. Tutto sembra “nella norma”, tranne un valore che ci lascia senza fiato: il mio AMH è basso per la mia età. Ogni visita alimentava una domanda: perché non riusciamo a concepire? Ma le risposte non arrivavano. Trascorre un altro anno, e alla fine decidiamo di intraprendere il nostro primo ciclo di PMA (FIVET).

Le aspettative erano alte, ma il risultato è stato un fallimento. Ricordo quel momento come uno dei più duri della mia vita. Ero a pezzi. Dopo qualche mese, decido di riprovarci. Cambiamo centro, questa volta facciamo una ICSI, ma le cose peggiorano ulteriormente: i dolori diventano invalidanti.

La svolta: un nome alla mia malattia

Un medico, quello che oggi chiamo il mio “salvatore”, mi consiglia di sottopormi a una laparoscopia diagnostica. Doveva essere un intervento di routine, ma si trasforma in un capitolo surreale della mia vita. Il ricovero dura quasi un mese, con due interventi ravvicinati. Alla fine, la diagnosi arriva: soffro di endometriosi pelvica e toracica.

Ero distrutta, ma anche sollevata. Finalmente, avevo un nome per quello che stava sabotando il mio corpo e i miei sogni. L’infertilità non era colpa mia, né dei miei pensieri negativi, come spesso ti fanno credere. Avevo una malattia, e ora lo sapevo.

Un miracolo inatteso

Dopo la diagnosi, io e il mio compagno ci siamo trovati di fronte a un bivio: tentare un’ultima PMA omologa o passare all’eterologa. Mentre cercavamo di decidere il da farsi, è successo qualcosa di incredibile. Dopo una visita a un santuario, ho scoperto di essere incinta. Una gravidanza spontanea, contro ogni previsione medica. Il mio corpo, nonostante tutto, ce l’aveva fatta.

Il 7 aprile è nata Ada, la nostra bambina. Il regalo più bello che la vita ci abbia mai fatto. Oggi ha tre anni, e ogni giorno ci ricorda che, anche nei momenti più bui, possono accadere miracoli.

La scrittura come cura: da Instagram al mio libro

Durante i momenti più difficili del mio percorso, ho aperto una pagina Instagram anonima. Scrivere è diventato il mio rifugio: un modo per sfogarmi, mettere ordine nei pensieri e, inaspettatamente, ricevere e dare sostegno a chi viveva situazioni simili alla mia.

Ma non mi bastava. Sentivo il bisogno di dare un senso profondo a quello che stavo attraversando. Dovevo e volevo ripercorrere ogni passo, dall’inizio di quella che ora chiamo “la mia nuova vita”. Un evento ancora lontano dalla PMA (niente spoiler!) che ha cambiato tutto e segnato una svolta. Così, ho iniziato a scrivere un diario. In quelle pagine ho riversato i miei pensieri, le paure che mi paralizzavano e le soluzioni – fai da te e non – che ho cercato per affrontare le difficoltà.

Da quelle parole è nato Aspirante Mamma, un libro che ho deciso di pubblicare per aiutare altre donne a sentirsi meno sole. L’ho scritto per chi vive l’inferno dell’infertilità e dell’endometriosi, ma anche per chi non conosce queste realtà e ha bisogno di capire. Perché la consapevolezza è la chiave per cambiare davvero le cose.

Non sei sola

A chiunque stia leggendo questo articolo voglio dire: non sei sola. Non lasciare che la colpa o la disperazione prendano il sopravvento. Non sei sbagliata. Il tuo dolore ha un nome, e la tua storia merita di essere ascoltata. Io sono qui, con la mia storia, per dirti che anche nei momenti più bui c’è speranza.

Se anche tu stai affrontando l’infertilità, l’endometriosi o un percorso di PMA, se ti va, unisciti alla mia community su Instagram: @aspirante_mamma. Condividiamo insieme le nostre storie, perché insieme siamo più forti.

Con affetto,
Elena