PMA: cosa aspettarsi nei primi 10 giorni dopo il transfer embrionale

Scopri cosa aspettarti dopo il transfer embrionale: sintomi, emozioni e consigli utili.

I giorni dopo il transfer embrionale sono un mix di speranza, ansia e mille interrogativi. Se stai vivendo questo momento, sappi che non sei sola.

Questa è stata la mia esperienza personale e ciò che ho imparato, con l’obiettivo di condividere qualche spunto per affrontare questi giorni carichi di emozioni.

Transfer embrionale: quali sintomi aspettarsi?

Non appena esci dal centro di PMA, la mente inizia a lavorare. “Sentirò qualcosa? Ci sono sintomi che mi aiuteranno a capire come sta andando?”
La risposta? Non c’è una regola universale. I sintomi possono variare moltissimo da persona a persona, ma ecco alcuni segnali che potresti avvertire:

  • Dolori simili a quelli mestruali: Non farti prendere dal panico. È comune sentire fitte o crampi lievi nei giorni successivi al transfer. Questo può dipendere dal progesterone o da eventuali stimoli dell’utero.
  • Senso di gonfiore: Non dimentichiamo che il corpo sta ancora metabolizzando il carico ormonale della stimolazione ovarica.
  • Stanchezza intensa: Non è solo fisica, ma spesso legata al mix di ormoni e stress emotivo.

Per quanto possa essere difficile, cerca di non leggere ogni piccolo segnale come una risposta definitiva. Lo so, è quasi impossibile!

Ricorda, non tutte le donne percepiscono sintomi, e la loro assenza non significa necessariamente che il transfer non abbia funzionato.

Come distinguere perdite da impianto e ciclo?

Uno dei momenti più ansiogeni arriva quando noti delle perdite. Di che colore sono? Quanto durano? E, soprattutto, cosa significano?

Io ho avuto perdite marroni leggere al 9° giorno post-transfer, seguite da dolori intermittenti. La paura che fosse l’inizio del ciclo mestruale era enorme, ma ho scoperto che potrebbero anche essere perdite da impianto.

Le caratteristiche delle perdite da impianto che ho osservato e che altre donne hanno riportato:

  • Colore marrone chiaro o rosato.
  • Durata di 1-2 giorni, mai abbondanti.
  • Assenza di un flusso continuo come quello del ciclo.

NB. Ogni corpo è unico, e le perdite da impianto possono anche NON verificarsi. Non andare in paranoia! 🙂

Test di gravidanza dopo il transfer: quando farlo?

Ogni giorno, il cassetto dei test di gravidanza mi chiamava. “Farne uno potrebbe togliermi l’ansia… o forse peggiorarla?”

Il mio consiglio personale è di aspettare le beta. Fare un test troppo presto potrebbe dare un falso negativo o, peggio ancora, un falso positivo. La pazienza in questa fase è l’unico rimedio, per quanto difficile da praticare.

Cosa fare (o non fare) in questi giorni?

Ecco qualche consiglio pratico che mi ha aiutata ad affrontare l’attesa:

  1. Non ossessionarti con i sintomi: Ascolta il tuo corpo, concediti il riposo di cui hai bisogno e non esagerare con gli impegni. Mantenere una routine leggera e distraente può aiutarti a vivere questi giorni con più serenità.
  2. Evita forum e gruppi online: La tentazione di cercare risposte ovunque è forte, ma spesso porta solo confusione e ansia.
  3. Mantieni una routine leggera: Riposati, ma non dimenticare di distrarti con attività che ti facciano stare bene. Anche leggere un libro o guardare una serie TV può aiutarti a staccare la mente.
  4. Trova supporto da chi ti capisce: Confrontarti con persone che condividono il tuo percorso, come le amiche della PMA su Instagram, può aiutarti a sentirti meno sola. Se vuoi, scrivimi in privato!
  5. Gestisci l’ansia: Se l’ansia diventa insostenibile, fai una passeggiata all’aria aperta o prova una breve meditazione. Anche respirare lentamente e profondamente può aiutarti a ritrovare calma e concentrazione.

    PS. Ogni piccolo passo ti avvicina al tuo sogno. Concentrati su ciò che puoi controllare e lascia che il resto segua il suo corso.

Mantieni la calma e resisti: l’unica risposta arriverà con le beta

Questi 10 giorni sono un vortice emotivo e, purtroppo, non c’è modo di sapere con certezza cosa sta succedendo fino al giorno del test delle beta.
Rabbia, pianti, speranza, preghiere… tutto fa parte del percorso.

A me ha dato forza pensare che stavo facendo un passo in più verso il mio sogno.. Nel mio libro ‘Aspirante Mamma’, racconto le sfide, le emozioni e le strategie che mi hanno aiutata a trasformare questo percorso difficile in un viaggio verso la maternità. Scoprilo qui e lasciati ispirare: https://amzn.eu/d/dLry2dx

E tu? Come hai vissuto o stai vivendo questa fase? Hai avuto sintomi o fanta-sintomi?
La tua esperienza può fare la differenza per altre donne. Racconta la tua nei commenti o scrivimi: siamo tutte in questo viaggio insieme.

Un abbraccio,
Aspirante Mamma