Come evitare che il desiderio di una gravidanza diventi un’ossessione?
La linea che separa il desiderio dall’ ossessione è labile, le aspiranti mamme purtroppo lo sanno bene.
Un momento si è positivi e propositivi, l’attimo dopo si cade nel vortice della negatività, in un loop senza fine che può portare all’esasperazione.
Quando vengono diagnosticati problemi di fertilità, ci si trova inevitabilmente a dover fare i conti con l’eventualità che la maternità possa non realizzarsi mai.
Ci dicono che si inizia a stare meglio solo quando si impara ad accettare: ma come si fa?
Per rispondere a questa domanda molto delicata, ho chiesto aiuto alla psicologa clinica Alice Mormino:
“L’infertilità è come un’eterna corsa verso un traguardo che sembra sempre allontanarsi un po’.
Inizialmente si è certi che il traguardo si troverà dietro la prossima curva, si corre con serenità e fiducia: l’arrivo è vicino!
Poi le curve aumentano e si comincia a dubitare che quella linea di traguardo esista davvero, eppure sentiamo in lontananza qualcuno che esulta, qualcuno l’ha trovato e raggiunto.
E noi?
La corsa diventa una camminata sempre più stanca, ma non ci si ferma.
Nel frattempo, il mondo intorno a noi perde la sua importanza, i suoi suoni, i colori, i profumi.
Una coppia che si scontra contro il gigante dell’infertilità ne diventa ossessionata, al punto di perdere interesse per qualsiasi altra cosa, chiudersi nel dolore e smettere di sognare.”
Come evitare di rimanere intrappolati nel vortice dell’ossessione della gravidanza?
La psicologa Alice Mormino risponde così:
1) Dai voce al tuo dolore, ma scegli le persone giuste.
Un parente che ha a cuore la tua situazione, un’amica che condivide la stessa battaglia, un professionista che saprà accogliere la tua sofferenza e aiutarti a contenerla. Non chiuderti pensando che nessuno possa capire. Chiedi aiuto.
2) Scegli nuovi obiettivi.
Un figlio è frutto di una visione comune della coppia.
Cambiare la propria visione o ampliarla diventa fondamentale in presenza di infertilità. Ogni coppia è diversa, ma è possibile per tutte trovare un nuovo assetto, una nuova passione comune che dia lo stimolo per continuare a correre, prefissandosi nuove mete.
3) Prenditi cura del tuo partner.
Se si sta affrontando un dolore di coppia, è il momento giusto per investire tempo ed energie per consolare e stare accanto al nostro compagno o alla nostra compagna.
L’infertilità è un dolore che si spartisce in due, rendiamo questo aspetto un punto di forza per crescere nella relazione e non un pretesto per attaccare l’altro, alla vana ricerca di un colpevole.
4) Alza lo sguardo.
Il mondo ha così tanto ancora da offrirti, non pensare che una strada abbia valore solo se la percorrono (quasi) tutti, spesso i sentieri più belli sono anche quelli meno battuti.”
Vorrei aggiungere ai validi consigli di Alice, un mio pensiero personale che mi ha aiutato ad uscire dall’ossessione della gravidanza:
5) Pensare che la soluzione arriverà.
Dopo tante lotte e peripezie, ad un certo punto ho deciso di non fare più niente. Non per sempre, ma per un po’. Mi sono detta “Basta, è ora di lasciare la presa. Se no impazzisco.”
Io mi ero data come periodo di pausa i mesi estivi. Avevo bisogno di uno stop sia fisico che mentale, e ogni volta che l’ossessione di fare qualcosa o di pensare al prossimo passo tornava a bussare, io gentilmente la allontanavo. “Non adesso” Mi ripetevo. “La risposta arriverà da se”.
Ha funzionato. Sono stata bene e felice come non succedeva da anni… e il caso ha voluto che sono anche rimasta incinta.. 😉 quindi, mi permetto di dire che a volte mollare un po’ la presa è terapeutico.
Ringrazio di cuore la psicologa Alice Mormino per il suo prezioso contributo. Se volete contattarla, questi sono i sui suoi canali:
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Email: mormino@ordinepsicologiliguria.it
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Un abbraccio,
Elena
Aspirante Mamma