Accertamenti per la ricerca della gravidanza: laparoscopia, isteroscopia (e complicazioni)

Dall’ultimo tentativo di PMA andato male non ho avuto tempo di crogiolarmi nella tristezza, tanto meno di annoiarmi..
E’ infatti passato un po’ di tempo dal mio ultimo post perchè sono stata in ospedale per quasi 3 settimane in seguito a 2 interventi chirurgici. Chi mi segue su Instagram ha vissuto gli aggiornamenti quasi quotidiani della nuova versione nostrana di Gray’s Anatomy: AspiranteMamma in corsia 😅
Ora che sono finalmente tornata a casa posso condividere in modo più dettagliato la mia dis-avventura, sperando di poter essere d’aiuto a chi si dovesse trovare malauguratamente nella mia stessa situazione.

Riassunto delle puntate precedenti

Da quattro mesi ero in lista d’attesa per sottopormi a laparoscopia diagnostica ed isteroscopia per effettuare accertamenti sulla difficoltà di concepimento. Per un caso fortuito, qualche giorno prima della conclusione del ciclo PMA sono stata convocata per l’intervento. Non appena ricevuto l’esito negativo delle beta ho chiamato in ospedale per informare il chirurgo della recente ICSI (Procreazione Medicalmente Assistita di secondo livello) al quale mi ero sottoposta. Avendo effettuato questo ciclo presso un altro ospedale e a sua insaputa, ho ricevuto una bella lavata di capo perchè secondo questo ginecologo (a differenza di altri) avrei dovuto aspettare di essere “pulita” dalla laparoscopia prima di effettuare un tentativo PMA, ma nonostante io non gli abbia dato retta, mi ha rassicurato che non ci sarebbero state controindicazioni per l’intervento anche se molto ravvicinato alle cure ormonali al quale mi ero recentemente sottoposta.

*Consiglio a chi dovesse trovarsi in una situazione simile di aspettare almeno un ciclo mestruale dalla PMA prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico con anestesia generale.. se non altro per preservare le funzionalità dell’intestino dato che il mio è completamente in sciopero da 1 mese.

Laparoscopia e isteroscopia

Soli 3 giorni dopo l’esito negativo delle beta HCG mi reco in ospedale per il ricovero.
Sono l’ultima in programmazione perchè la mia operazione è stata qualificata come la più semplice della giornata: scollamento delle aderenze, pulizia della (sospetta) endometriosi e isteroscopia diagnostica.

Ore 16.00 scendo in sala operatoria. Ore 22 torno in reparto.
Contrariamente a quanto previsto, ho trascorso 6 ore in sala operatoria.

Mi risveglio intubata e con un gran dolore al torace. Vedo i volti preoccupati dei miei cari che mi aspettano in corridoio e capisco che qualcosa è andato storto. Cerco di chiedere spiegazioni ma fatico a parlare, esce solo un filo di voce e mi manca il respiro.

Cosa è successo durante l’intervento?

Durante l’intervento è stato effettuato lo scollamento delle aderenze ovaio-utero-retto, è stato rimosso un focolaio di endometriosi nella cavità del Douglas ed è stata asportata la tuba sinistra perchè danneggiata.

(Forse il danno alla tuba è stato proprio causato dall’ultima PMA al quale mi sono sottoposta..quando starò meglio cercherò di approfondire la cosa. In fase di prelevo ovocitario si erano verificati problemi che hanno “costretto” i medici a fare manovre invasive provocandomi una emorragia e parecchio dolore. Prima di quel momento nessuna ecografia transvaginale nè tanto meno la sonoisterosalpingografia avevano mai segnalato alcun tipo di problema alle tuba. Il chirurgo che mi ha operata ha espressamente dichiarato che nell’ultima ecografia da lui eseguita 3 mesi fa, la situazione appariva completamente differente.
Avrei dovuto ascoltarlo e non fare la PMA..ma chi poteva immaginare tutto questo? Su 5 ginecologi consultati, 4 sconsigliavano l’intervento a favore della PMA. Se il tentativo fosse andato bene non avrei fatto l’intervento, in caso contrario, come successo, lo avrei eseguito. Col senno di poi agirei in modo differente.. ma col senno di poi sono capaci tutti! Ho consultato fior fior di medici e tutti hanno sbagliato completamente la valutazione del mio caso. E intanto,, chi ha perso una tuba sono io 🙁 )

Sono sconvolta dalla comunicazione della perdita della tuba, ma c’è un’altra notizia, ancora peggiore, che ora monopolizza tutta l’attenzione: ho avuto un collasso polmonare in sala operatoria.

Pneumotorace

Del tutto inaspettato e apparentemente slegato dall’intervento, il collasso polmonare è avvenuto durante o immediatamente dopo l’esecuzione della laparoscopia. Vista la mia difficoltà nel risveglio in fase post operatoria, l’anestesista (al quale sono profondamente grata) ha prontamente individuato il problema e tempestivamente convocato il chirurgo toracico (che per fortuna si trovava nella sala operatoria accanto alla mia) per posizionare un drenaggio per la riespansione del polmone.

Com’è possibile che si sia verificato un episodio simile? I medici non se lo sanno spiegare.

Nei giorni successivi ricevo molte visite da squadre di ginecologi, chirurghi toracici, anestesisti e specializzandi. Tutti vogliono saperne di più sul mio caso, curiosi di conoscere l’ormai “famosa” paziente dello “scherzetto” in sala operatoria.
Per tutti i medici, tranne che per l’anestesista, si è trattato di un evento fortuito. Hanno definito il mio pneumotorace “un colpo di fortuna, nella sfortuna dell’evento.” Secondo loro dovevo ritenermi fortunata perchè se fosse successo fuori dall’ospedale sarebbe stato peggio.
Sarà.. io ci vedevo solo tanta, tantissima sfiga.

E come se non bastasse… la recidiva

Trascorsi quattro giorni dall’intervento, dato che la radiografia toracica denota una completa riespansione polmonare, mi tolgono il drenaggio.
Trascorro una giornata senza tubo e sono felicissima, un po’ affaticata ma in forma e contenta delle dimissioni imminenti.

L’indomani effettuo un’altra l’RX di controllo e qui la doccia gelata: ho avuto una ricaduta. Il polmone è parzialmente collassato di nuovo.
Senza avere il tempo di fare troppe domande vengo preparata per il reinserimento del drenaggio nel polmone, questa volta a mente sana: una tortura legalizzata – ma necessaria.

Rieccomi di nuovo intubata a meno di 24 ore dalla rimozione del drenaggio. Un caso più unico che raro. Questa volta con l’aggiunta dell’aspirazione, un presidio che aiuta la fuoriuscita dell’aria dallo spazio pleurico. L’aspirazione meccanica mi obbliga a stare tutto il giorno seduta nella mia stanza, connessa tramite un tubo al sistema d’aspirazione e a due ampolle (bulau) comunicanti.

Per farla breve ero “sotto carica” h 24.. un po’ come se fossi un vecchio cellulare a cui non tiene più la batteria😢

Intervento al torace

Passano i giorni e la situazione non migliora. Vengo trasferita al reparto di chirurgia toracica e messa in lista per un intervento di video toracoscopia. Sono esausta e col morale a terra, ma non ho alternative: bisogna intervenire per riparare il polmone ed indagare sulle cause scatenanti di questi collassi polmonari.

L’intervento va bene, per fortuna questa volta nessuna complicazione. Mi informano che hanno trovato focolai di endometriosi sul diaframma. L’endometriosi ha bucato alcune parti del tessuto diaframmatico lasciando quindi penetrare aria nella cavità toracica. Mi è stato rimosso parte di diaframma e di polmone.
Se da un lato sono contenta di aver scoperto le cause del collasso polmonare, dall’altro sono triste perchè realizzo di essere uno dei rarissimi casi di endometriosi toracica.

Dopo una settimana dal secondo intervento, due svenimenti, tanto dolore, tante lacrime e tanta tantissima forza che non sapevo nemmeno di avere.. sono finalmente tornata a casa.
La convalescenza sarà lunghetta.. ogni movimento è difficile, ogni respiro prezioso. Sono ancora poco autosufficiente e questa è la cosa che pesa di più.. ma ho un compagno straordinario e una famiglia meravigliosa che si prendono cura di me.
Sono felice di stare benino e per ora tutti gli altri problemi non esistono più.

Endometriosi toracica

La scoperta di questa grave patologia ha cambiato tutto e stravolto i nostri piani della ricerca della gravidanza.. Già perchè al momento, considerando quanto accaduto, devo tassativamente assumere la pillola per bloccare il flusso mestruale e tenere sotto controllo l’endometriosi.
Tra qualche settimana stabilirò con il ginecologo un piano d’azione per definire i prossimi passi.

Nulla succede per caso…?

Non ci voleva, non ci voleva proprio.. ma come sempre non siamo noi a scegliere cosa ci succede.. possiamo solo decidere come vivere e come reagire alle situazioni che la vita ci presenta.

Se non avessi così intensamente cercato questo bambino probabilmente non mi sarei mai sottoposta all’intervento.. e quindi non avrei mai scoperto di soffrire di questa patologia.

Dato che l’endometriosi ha intaccato il nervo frenico ho rischiato la vita.. quindi che dire.. questo bambino, ancora prima di esistere, mi ha già salvato la vita

Vi chiedo un aiuto 🙏

Qualcuna di voi ha avuto esperienze simili? Sia per quanto riguarda casi di malasanità – perchè vorrei capire se il danneggiamento della tuba è stato causato dalla negligenza di qualcuno ma non so come muovermi – che di endometriosi toracica?
Sto cercando di documentarmi in merito a cure alternative o complementari alla pillola. C’è molta controversia in campo di diete, integratori e sport utili al miglioramento della situazione.. i medici tendono a non dare importanza a questi aspetti mentre i nutrizionisti si.
Io ascolto le persone e le esperienze personali: solo chi vive sulla propria pelle può dire se trova giovamento o meno da un cambio di stile di vita.
Vi sarei davvero grata se poteste condividere con me la vostra esperienza.

Io vi aggiornerò sui prossimi passi e su eventuali scoperte..
nel frattempo vi abbraccio forte con moderazione ❤️

Aspirante Mamma